Il treno della vita e il coraggio di salire a bordo

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il treno della vita e il coraggio di salire a bordo

(ottobre 2023 – foto drone DJI mini3 – foto splash)

I treni che cambiano la vita esistono.

Ma non si aspettano.

Si guidano.

(Michelle Cuorerigelle)


Ci sono momenti in cui la vita sembra scorrere su binari fissi, linee rette e prestabilite che ci portano avanti senza che ci sia chiesto troppo in cambio, se non l’attesa paziente che qualcosa cambi, che arrivi un segnale, una fermata. Tuttavia, come ci ricorda questa massima, i treni che cambiano la vita non sono quelli che passano da soli, senza il nostro intervento. Sono quelli che decidiamo di condurre, quelli che prendiamo per le redini con la determinazione e il coraggio di essere, in fondo, i veri autisti del nostro viaggio.

Attendere alla stazione della vita può sembrare rassicurante. Chi non è mai rimasto lì, a immaginare l’arrivo di un treno che porti lontano, verso luoghi nuovi e possibilità inaspettate? Eppure, non si può cambiare la propria storia affidandosi a un caso che non si muove. Il treno della vita si può solo guidare: bisogna salire a bordo, fare il primo passo e assumersi la responsabilità della direzione, del percorso, perfino degli ostacoli.

Ci sono rischi, certo. La guida di questo treno interiore ci espone all’incertezza, a decisioni che potrebbero non portarci dove speriamo, a momenti in cui ci manca il fiato mentre avanziamo su rotaie poco sicure. Ma questa è la forza del viaggio: accettare di poter deragliare, di dover fare inversione, di cambiare destinazione se il cuore, la mente o le circostanze lo richiedono.

I treni che cambiano la vita non sono predefiniti: sono quelli che ci costruiamo con le nostre scelte, anche le più piccole, ogni giorno.

Sono quelli che guidiamo nonostante la paura, quelli che trasformano i sogni in direzioni e le speranze in passi concreti. In fondo, il viaggio della vita non è tanto una corsa verso una meta, quanto la capacità di essere i veri protagonisti di quel tragitto, con la consapevolezza che, finché siamo noi a guidare, ogni fermata può diventare una nuova partenza.


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